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LA MALATTIA – pagina di diario - 

dal libro: "CHIARA SOLE" ANORESSIA E BULIMIA: UN'ESPERIENZA DI VITA E DI MORTE. Prefazione di GIANNA SCHELOTTO. Edito da "IDEALIBRI"

Via Sigismondo Pandolfo Malatesta, 38 47921
Rimini, Emilia Romagna, Italy
+39 0541 718283
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e appuntamenti
dal Lunedì al Venerdì
dalle 10.00 alle 13.00

La malattia - pagina di diario anoressia bulimia bige

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LA MALATTIA – pagina di diario - dal libro: "CHIARA SOLE"Io non capisco ogni giorno mi riempio la testa e il cuore di buoni propositi
DA DOMANI BASTA ABBUFFATE
da quanto tempo è che me la racconto?
da quanto tempo mi illudo di poter vincere questo male che è una sorta di cancro al cervello?
è inutile che io mi illuda lui è più forte di me
la Chiara cattiva che chiamo da sempre Francesca mi vuole morta e io non riesco a contrastarla
ogni istante provo a resistere all'impulso maledetto dell'abbuffata ma inesorabilmente fallisco e continuo con la solita cantilena
NON CE LA FACCIO PIU’ VOGLIO MORIRE
provo uno schifo pazzesco verso me stessa
ma è mai possibile che la mia testa abbia tutto questo potere su di me?
è mai possibile che non riesca minimamente a decidere di seguire la strada del bene invece che quella del male?
e quel che è peggio è che dipende tutto da me questo non è un male che si può guarire con le medicine si tratta di un male psicologico la mia testa può farmi vivere o portarmi alla morte e io non riesco a combattere questo spirito distruttivo che ho dentro
maledetto maledetta me e il mio non riuscire a reagire
quando mi dicono che dipende da me mi viene un nervoso tale che spaccherei tutto intorno
NON CE LA FACCIO
possibile che nessuno capisca che non è una mia volontà quella di mangiare chili di schifezze?
la mamma si arrabbia quando trova il frigorifero vuoto e in parte ha ragione ma io non sono semplicemente golosa come dice lei
come faccio a spiegarle che quello che mi spinge a fare quelle cose è una parte di me che io non riesco a gestire?
è come una calamita incontrastabile quella che mi spinge verso il mio cibo
che rabbia mi sento impotente davanti a me stessa
mi guardo allo specchio e provo uno schifo pazzesco mi odio perché quando ho bisogno di mangiare non guardo in faccia a nessuno calpesto chiunque si trovi sulla mia strada
anche ieri sera
mi vergogno di me stessa
ero con il mio amore poveraccio a dover star dietro ad una come me
per l'ennesima volta ho fatto l'amore con lui per poter arrivare al mio scopo
avevo bisogno di un'orgia alimentare mi pulsava tutto il corpo sentivo dolori ovunque stavo male
DOVEVO MANGIARE
siamo stati insieme e io non ho pensato a lui neanche per un momento
volevo che stesse bene ma per arrivare alla mia meta malata
stavamo lì a letto e la mia mente immaginava grandi immensi buffet
vedevo panini ovunque
salse
lasagne
immaginavo cibi pregni di olio
come posso comportarmi così verso una persona che mi dimostra amore?
ovviamente lui non si è accorto di nulla ma appena abbiamo finito io sono corsa in cucina mentre lui si è addormentato
ma che razza di male terribile è questo che mi obbliga ad arrivare a bassezze simili?
non sono più io
questa persona non è Chiara
a volte mi sento quasi indemoniata
quella parte folle che è dentro di me io non la conosco non sono io
ieri sera sempre per facilitarmi il tutto ho bevuto parecchio alcool
mi faceva schifo il pensiero di fare sesso e così mi sono anestetizzata e sono ricaduta nel solito errore
eppure ormai dovrei saperlo che quando bevo il bisogno di mangiare aumenta spropositatamente
non più tardi di una settimana fa la mamma mi ha trovata svenuta nel bagno
ero a terra e non riprendevo i sensi fra alcool cibo vomito
poveri genitori quante ne stanno passando a causa mia
che senso ha vivere così?
perché devo vivere così in questa prigione dorata invisibile da fuori
una prigione solo mia che mi fa trasformare in una persona che odio con tutta me stessa
ogni mezzo è buono per raggiungere il mio scopo
ora sono stremata mi sento molto debole ho vomitato ininterrottamente per quasi due ore
non so dire quanta robaccia sia riuscita a spingere a forza dentro al mio stomaco prima di correre in bagno per liberarmi di tutto
mi vergogno tanto non ho più dignità e sento sempre dolori sparsi per tutto il corpo
sento questo vuoto che è come un pozzo nero senza fondo una voragine che devo assolutamente riempire con la vita con il cibo
con il mio amato/odiato cibo
l'unico capace di darmi un po' di sollievo
ma poi cosa succede subito dopo?
devo liberarmene perché quelle calorie mi farebbero perdere questa falsa sicurezza che la magrezza mi regala
la rabbia più grande viene dal fatto che razionalmente capisco tutto
mi rendo conto di tutto ma poi la Chiara cattiva prende il sopravvento mi spazza via e mi fa tutto il male che mi sta facendo anche ora
e nessuno mi capisce io desidero solo la morte
ormai sono anni che vado avanti così
sono anni di sotterfugi
purtroppo divento incredibilmente astuta quando voglio mangiare
che vergogna quante schifezze ho fatto quante leggerezze ho commesso
come ti ho detto ho appena vomitato
è incredibile come questo atto mi metta subito davanti alla più devastante realtà
subito dopo il vomito se riesco a non continuare a mangiare mi prende la disperazione
penso che se un giorno mi ammazzerò sarà proprio durante uno di questi momenti
ma diario mio sappiamo bene entrambi che non ho le palle neanche per farla finita
e quindi continuerò a morire vivendo
sì perché ormai sono morta dentro
nulla mi fa contenta non provo interesse per nessuna cosa che non sia il cibo
lo sogno lo vedo ovunque e lo bramo
maledetto
io so che ogni volta che rimetto rischio la vita e così cosa faccio?
continuo a vomitare ancora e ancora sperando la tanto attesa emorragia interna che forse mi porterà un po' di pace
un'emorragia e in venti minuti è finito tutto
e invece niente continuo a espellere sangue ma ahimè sono solo i capillari a rompersi
la mia vita è fatta di sangue e lacrime ormai
non so che devo fare
so solo che voglio morire è l'unico mio desiderio perché tanto so che non guarirò mai

Tratto dal libro CHIARASOLE "UN'ESPERIENZA DI VITA E DI MORTE"

Spero sia uno specchio anche per te... come ci sono riuscita io chiedendo aiuto... puoi farcela anche tu!
ChiaraSole

 

 

Riflessione ideale anoressico

ana dca ti divora da dentro

Si è portati a pensare che l’anoressia sia solo restrizione assoluta alimentare.
Così come si pensa che una persona ammalata di anoressia sia solo una persona di pochi chilogrammi.
A me sembra decisamente riduttivo!
E’ vero che molte persone arrivano a pesare pochi chili, ma quelle stesse persone quando hanno cominciato a variare la loro alimentazione pesavano diversamente e non erano forse comunque anoressiche?
Il vocabolario descrive l’anoressia mentale come sindrome nevrotica caratterizzata dal rifiuto sistematico del cibo e questa è l’idea comune delle persone, ma assolutamente riduttiva e incompleta del dramma che si vive.
L’anoressia è una forma mentis.
Quando io ero anoressica ho vissuto brevi periodi di digiuno. Ricordo le mie giornate profondamente ossessive. Ogni cosa aveva orari. Il mio ideale di perfezione era assolutamente surreale. A scuola dovevo avere tutti 11: un 9 era un fallimento.
I cibi erano accuratamente selezionati. Gli affetti dovevano essere controllati. Ogni cosa doveva essere sotto il mio controllo e se non lo era vivevo frustrazioni dolorose. Non sentivo la stanchezza grazie all’iperattività e ai nervi anoressici che mi tenevano su in una forma di euforia onnipotente.
Se qualcuno mi diceva che qualcosa non andava io non gli davo retta, io sapevo cosa dovevo fare.
Io ero anoressica in tutto, in tutte le sfere della vita.
Avevo grandi problemi relazionali con le compagne di scuola.

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