Benvenuti a tutti, il
mio nome è Chiara e ho alle spalle 14 anni di anoressia, binge e
bulimia.
Desidero raccontare la
mia storia nella speranza che possa essere d'aiuto ad altre persone che
soffrono come ho sofferto io. Avevo circa 11/12 anni quando mi sono
ammalata. Il tutto è cominciato con un periodo di anoressia. Non capivo
cosa mi stava accadendo, sentivo solo un'incredibile desiderio di
dimagrire, ero una bimba robusta e volevo semplicemente essere carina.
In breve tempo da anoressica sono diventata bulimica… ero mossa da una
forza interiore distruttiva, non capivo e andavo avanti verso lo
sfacelo, peggioravo di giorno in giorno… La depressione continuava ad
aggravarsi, trascorrevo le mie giornate ingurgitando kg e kg di cibo e
poi, divorata dai sensi di colpa, mi provocavo il vomito. Ero arrivata a
vomitare con una media di 40 volte al giorno… non voglio tediarvi con
delle tristezze, ma desidero raccontare i punti fondamentali di questo
periodo di vita. Per anni ho oscillato dai 36 kg ai 90. Ero disperata e
il dolore che provavo è davvero troppo grande per poterlo descrivere con
delle parole… Ovviamente il vero problema non era il peso o il grasso,
bensì una serie di traumi subiti, una serie di insoddisfazioni che nel
tempo ho elaborato. Ho girato l'Italia e l'estero per curarmi. Ho
toccato i massimi livelli di questa malattia, ho visto la morte in
faccia più di una volta e ho commesso una sciocchezza dietro l'altra
facendo soffrire tutte le persone che mi stavano accanto. Un eccesso
dietro l'altro… un ospedale dietro l'altro. Vivevo in un tunnel privo di
luce, privo di SOLE. Questa vita è durata 14 anni… 14 anni di inferno
dove il desiderio di morire era più forte di quello di vivere… E' una
malattia incredibile, una malattia che non ti permette di ragionare, che
ti spinge a fare cose assurde. Adesso tante persone soffrono di questo
male… e io vorrei dire loro solo una cosa: VI ASSICURO CHE SI PUO'
USCIRE DA QUESTO TUNNEL TERRIBILE. Io ci sono riuscita, sono guarita. Ho
vinto la bulimia… vorrei che queste riuscissero, come ho fatto io, a
scegliere la vita… vorrei , per quanto possibile darvi una mano con la
mia testimonianza e anche in pratica.
Chi conosce il disagio
psichico, sa quanto sia difficile far comprendere agli altri quale
terribile disperazione si prova. Ci si trova in un labirinto fatto di
muri propri che seguono una illogica logicità paradossale.
Un lingua a parte che
fa male, che devasta l'anima e il cuore. Un buio fatto di vuoto
infinito. Un vuoto senza fondo che ha il disperato bisogno di essere
riempito e ognuno trova nella propria patologia un modo fittizio e
rapido per tamponarlo momentaneamente. Ma questo atteggiamento fa
nascere ancora più disperata solitudine.
Da quando sono guarita faccio parte del mondo del sociale da un nuovo
punto di vista. Ho acquisito il titolo di operatore sociale per poter
agire in prima persona. Nel 2001 ho deciso di raccontare online la mia
storia attraverso questo sito, ho sentito il dovere di urlare che
davvero da questi mali devastanti è possibile guarire. Nel 2003 è uscito
"CHIARASOLE": un libro autobiografico. In tutto questo tempo ho
continuato il mio lavoro di volontariato spostandomi di città in città.
Ma non era ancora sufficiente. Nel mio cuore c'era e c'è il desiderio di
cambiare le cose e per questo nasce
MondoSole
un Centro di cura, un Centro per chi soffre
di disturbi alimentari: il mondo clinico che lavora a braccetto con
quello esperienziale che ha come obiettivo il reinserimento completo in
tutte le sfere della vita. Chi ha questo
male terribile ha bisogno di essere accompagnato e preso per mano,
perchè il mondo spaventa!
Ragazze, ragazzi,
signori... nessuna vergogna, ma solo la forza di chiedere aiuto:
dimostrazione di consapevolezza e di desiderio di essere sereni e
felici.
Ho la convinzione che
unendoci possiamo fare tanto... chi sta male, chi è stato male ha tanto
da dare e sicuramente la forza per vincere il braccio di ferro con le
ingiustizie a cui quotidianamente assistiamo.
"Puoi raccontarmi
tutto quello che provi avendo la certezza che dall'altra parte del filo
telefonico qualcuno può capire il senso di tante espressioni particolari
come "avere il senso di colpa per quello che si è mangiato", avendo la
certezza che da questa parte nessuno ti giudica per quello che fai. So
che soffri, so che a volte, se non sempre, vedi tutto nero… ma io ti
assicuro che invece è possibile vedere il mondo anche sotto altre
gradazioni di colori… non lasciarti andare al dramma che stai
vivendo,non permettere alla malattia di rubarti altro tempo prezioso… .
Te lo dice una ragazza che i medici consideravano spacciata, dicevano
che non sarei mai guarita e invece io ci sono riuscita e ora vivo una
vita normale, come ci sono riuscita io puoi farcela anche tu…"
ChiaraSole Ciavatta
.
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