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Dal fenomeno pro ana e pro mia al fenomeno di una sorta di incitamento al fare palestra/sport come "cura" dca

 

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Fenomeno sempre più diffuso e dannoso

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fenomeno incitazione allo sport malato

Oltre al terribile fenomeno dei siti, profili, blog pro ana e pro mia, da un po' di tempo si sta verificando un ulteriore fenomeno che manda un messaggio pessimo per chi soffre di disturbi alimentari ed è probabilmente ancora più diffuso, sottile, delicato e meno comprensibile nell'immediato: una sorta di incitamento più o meno esplicito allo sport/palestra che, come tutti sappiamo, e spessissimo parte integrante dei disturbi del comportamento alimentare tanto è vero che viene definito sport compulsivo, quando si tratta di vera ossessione: un sintomo proprio come lo sono i sintomi alimentari.
Ho visto e letto profili nei quali persone, che si definiscono guarite dai DCA, pongono una grande attenzione sul corpo, sulle palestre dalle quali sono sponsorizzate, sugli integratori (stessa medesima cosa), e invitano implicitamente, con il loro esempio, a "curarsi" con la palestra/sport. Postando foto su foto del loro corpo e di come e quanto stiano bene, sono corpi che sfiorano una forma vigoressica; muscoli scolpiti, addominali in evidenza, un elogio al culturismo come metodo di cura (in inglese bodybuilding, "costruzione del corpo"). Non mi permetto in nessun modo di esprimermi sul fatto che le persone dei vari profili, blog sia esteri che italiani, siano più o meno guarite, perchè non le conosco: mi esprimo sul messaggio che arriva a chi soffre.
Invito tutti a fare grandissima attenzione perché lo sport/palestra non cura chi soffre di queste patologie. In una condizione di stabilità emotiva e senza la presenza di nessuna patologia, tutti noi sappiamo che lo sport fa bene. Ma quando si tratta di anoressia, bulimia, binge eating ecc può diventare un'arma a doppio taglio che porta nel tempo a stare ancora peggio. Come è successo a me, quando ero malata e ad un numero immenso di persone che ho avuto il privilegio di conoscere negli anni, sono sicura che è successo a diversi di voi. Ricordo a tutti che l'anoressia (e non solo) è la prima causa psichiatrica di morte in Italia, e sottolineo psichiatrica!!!

Tutti noi sappiamo che il primo sintomo solitamente è quello di sentirsi ingombranti e la prima attenzione negativa viene rivolta verso il proprio corpo con una estrema e dolorosa attenzione su di esso. Come può una grande attenzione ancora sul corpo, benché in una forma diversa, far guarire da patologie che hanno origini psicologiche e cause molto profonde? Non sembra anche a voi un altro modo per plasmarlo, cambiarlo e controllarlo?
Ovviamente non demonizzo lo Sport in se, ci mancherebbe altro.

Quando si è nel pieno della malattia si ha tanta tanta confusione e il timore é che si scambi un messaggio del genere come un'effettiva cura, ma la verità è che è di fondamentale importanza intraprendere un reale percorso di cura che duri nel tempo, per tutto il tempo che serve con professionisti specializzati in disturbi alimentari al fine di amarsi interiormente e di conseguenza anche esteriormente: facendo pace con il proprio passato che continua a bloccare il presente attraverso sintomi potenzialmente mortali.

Ho inoltre notato che questi profili e blog hanno, inevitabilmente, acquisito grande popolarità proprio perché assecondano un'idea malata che si basa sul corpo. So benissimo che sono argomenti, quelli inerenti ad un corpo idealmente "perfetto", che possono attrarre le persone che soffrono di disturbi alimentari, ma fate attenzione perché guarire è un'altra cosa. Quando si arriva a stare profondamente bene quell'attenzione sul corpo non c'è, lo si ama e basta perché fa parte di noi, non si sente minimamente il desiderio di sfoggiarlo ne, all'opposto, di condannarlo.
Inoltre mi sembra di comprendere che sia l'ennesimo marketing sui disturbi alimentari e questo mi intristisce molto.

corpi scolpiti palestreQuando io stavo male e praticavo ovviamente sport non riuscivo a farne a meno e, se per qualche motivo non mi era possibile praticarlo, mi sentivo terribilmente in colpa, ci sono stati periodi durante i quale mi sono illusa di stare bene e sfoggiavo i miei addominali, ma era tutto parte integrante della malattia che vivevo, del controllo, dell'attenzione ossessiva sul mio corpo... Nel tempo ho compreso che quello non era sport/palesta che faceva bene ma un sintomo esattamente come i sintomi alimentari e mi anestetizzava allo stesso modo.

Quindi vorrei ulteriormente sottolineare che questavigoressia marketing DENUNCIA SOCIALE non è in nessun modo verso lo sport/palestra, bensì nel messaggio dannoso che sta dilagando ormai in tutto il mondo in base alle mie ricerche.


Desideravo rendervi partecipi di questa mia riflessione dopo aver fatto molte ricerche e dopo aver ricevuto tante tantissime segnalazioni piene di disperazione di chi ha seguito gli impliciti consigli.
ChiaraSole Ciavatta

 

Di seguito uno dei tantissimi messaggi fuorvianti per chi soffre:

 instagram terapia anoressia palestra

Incollo si seguito un articolo di girlpower.it:

Ex anoressica diventa malata di fitness.
Antonia, una 18enne svedese, è riuscita a "guarire" dall'anoressia, ma è diventata malata" di fitness. Ecco la sua storia.
Antonia, 18enne svedese, è riuscita a "guarire" dall'anoressia. Fino a poco tempo fa, infatti, la ragazza pesava solo 38 kg, ma ora "sembra" essere in perfetta salute. L'anoressia, come ben sappiamo, però, è una malattia prima di tutto mentale, nella maggior parte dei casi dovuta ad una vera e propria ossessione verso l'aspetto fisico, e di questa ossessione Antonia non si è ancora liberata. La ragazza, infatti, è diventata "malata" di fitness e posta di continuo foto che la ritraggono in palestra o mentre consuma cibi e beveroni proteici. Insomma, Antonia sembra essere passata da un'ossessione all'altra, entrambe incentrare sul mito della perfezione fisica!

LEGGI ANCHE: Da anoressica a bodybuilder... guarire?!?! ChiaraSole

Riflessione ideale anoressico

ana dca ti divora da dentro

Si è portati a pensare che l’anoressia sia solo restrizione assoluta alimentare.
Così come si pensa che una persona ammalata di anoressia sia solo una persona di pochi chilogrammi.
A me sembra decisamente riduttivo!
E’ vero che molte persone arrivano a pesare pochi chili, ma quelle stesse persone quando hanno cominciato a variare la loro alimentazione pesavano diversamente e non erano forse comunque anoressiche?
Il vocabolario descrive l’anoressia mentale come sindrome nevrotica caratterizzata dal rifiuto sistematico del cibo e questa è l’idea comune delle persone, ma assolutamente riduttiva e incompleta del dramma che si vive.
L’anoressia è una forma mentis.
Quando io ero anoressica ho vissuto brevi periodi di digiuno. Ricordo le mie giornate profondamente ossessive. Ogni cosa aveva orari. Il mio ideale di perfezione era assolutamente surreale. A scuola dovevo avere tutti 11: un 9 era un fallimento.
I cibi erano accuratamente selezionati. Gli affetti dovevano essere controllati. Ogni cosa doveva essere sotto il mio controllo e se non lo era vivevo frustrazioni dolorose. Non sentivo la stanchezza grazie all’iperattività e ai nervi anoressici che mi tenevano su in una forma di euforia onnipotente.
Se qualcuno mi diceva che qualcosa non andava io non gli davo retta, io sapevo cosa dovevo fare.
Io ero anoressica in tutto, in tutte le sfere della vita.
Avevo grandi problemi relazionali con le compagne di scuola. CONTINUA >>